“Tracce di vita” di Paolo Alessandro D’Angelo

15,00

“Tracce di vita”

di Paolo Alessandro D’Angelo

ISBN: 9788890601453

Pagine: 280

Descrizione

Tracce di vita

di Paolo Alessandro D’Angelo

ISBN: 9788890601453

Pagine: 280 – Formato 15×21

Prima Edizione: Giugno 2019

 

I tempi cambiano, si evolvono, ma chi non è mai stato su una panchina come quella che già in copertina è ben raffigurata? Da una panchina spesso sono nate le prime combriccole di amici, quelle amicizie che poi la vita porterà a separarsi ma che rimarranno indelebili nei nostri cuori, nelle nostre menti, nei nostri sorrisi e delle volte nei nostri rimorsi.
Si potrebbe dire che sia un libro fra tanti, tutto si può dire di qualsiasi creazione. Ma solitamente i libri rappresentano chi “ce l’ha fatta”, chi è “arrivato”.
Paolo invece con queste tracce scrive dalla parte degli “ultimi”, di chi non è riuscito, non ha avuto successo o semplicemente di chi ci ha provato o sta provando a emergere da questo pantano societario a tratti povero anche di sentimenti. Paolo ha dato vita a chi “non ce l’ha fatta” e forse nessuno capirà veramente cosa voglia dire “avercela fatta”. Già il grande Luigi Pirandello ci parlò di “uno, nessuno e centomila”. In fondo tutti indossiamo una “maschera”.

In chiusura del volume alcune poesie dello stesso Autore indissolubilmente legate alle esperienze raccontate nel libro.

 

Informazioni aggiuntive

Dimensioni 21 × 15 cm

6 recensioni per “Tracce di vita” di Paolo Alessandro D’Angelo

  1. Pietro luca Privitera

    Questo libro è davvero pieno di emozioni e di vita, appunto tracce di vita… ! L’autore, attraverso il suo modo di scrivere, fa trapelare la sua spiccata sensibilità; mostrando a nudo e senza filtri i sentimenti di angoscia e smarrimento nel momento in cui acquisisce coscienza di quello che realmente lo circonda fuori dal suo nido pascoliano…
    Nella prima parte del libro l’autore descrive in modo talmente dettagliato quello che era il suo punto di riferimento, le sue radici e chi, come lui, condivideva le sue emozioni attraverso tutto ciò che di genuino gli anni 90 offrivano … Poi improvvisamente si ha la rottura di quel fantastico mondo per entrare invece in un altro dove non sono state mantenute certe promesse sentendoti ingannato e ferito. Questo libro a mio parere identifica due tipologie di persone: chi riesce camaleonticamente ad adattarsi ed omologarsi a una società ipocrita e un ambiente ostile e forse a tratti sterile o chi invece scalpita, diventando a tratti anche nevrotico ma dannatamente VERO, urlando con coraggio “IO NON CI STO”

    Consiglio questo libro

  2. Ileana

    Ho trovato questo libro sorprendente! Diverso innanzitutto, la lettura è intervallata da tracce musicali e disegni che danno essenza maggiore ad un racconto che trasmette mille sensazioni. Viaggia tra le emozioni adolescenziali, alle problematiche sociali ed anche a quelle dell’anima con un crescendo sempre maggiore, toccando inoltre corde che purtroppo, spesso, il lettore conosce bene…
    Dal linguaggio scorrevole, serio ed ironico, a volte colorito, nostalgico e mille altre cose tutte da scoprire! Lettura consigliatissima per chiunque abbia voglia di immergersi in un racconto in cui di certo può solo ritrovarsi e viaggiare!

  3. Monica Angelini (proprietario verificato)

    TRACCE DI VITA era da tempo che aspettavo questo libro…
    Ricordo quando l’autore mi accennò del suo progetto, ero così curiosa che non appena il suo sogno si è realizzato, le pagine del suo libro erano diventate per me il mio momento di relax prima di dormire mentre al mio fianco si accucciava la mia piccolina.
    Un libro letto con piacere e che fa molto riflettere.
    Nella prima parte è abbastanza divertente, perché viene raccontata l’adolescenza dell’autore con tutte le caratteristiche di un periodo brillante e scanzonato che lo ha visto goliarda protagonista di tante avventure.
    Poi subentra la perdita dell’innocenza con i traumi che solo un destino cinico e baro sa distribuire ad una persona estremamente sensibile ed intelligente.
    Di più non voglio dirvi per non privarvi del piacere di assaporare un’opera prima degna di consumati ed esperti scrittori d’antan.

  4. Rodiana

    Un libro fantastico che fa tornare indietro con il tempo, ti sorbisce completamente.
    Scritto così dettagliatamente, che basta chiudere gli occhi per assaporare quelle emozioni e quelle sensazioni ormai passate.
    Quando lo si inizia a leggere, ci si estranea completamente dal mondo e si inizia a viaggiare con la mente.
    Un viaggio indimenticabile all’insegna dei ricordi. La storia di ciascuno di noi.
    Lo consiglio vivamente a tutti.
    I miei più sinceri complimenti a questo emergente scrittore.

  5. Stefania Rossi

    Tracce di vita è un libro da leggere tutto di un fiato, può sembrare un racconto di pura adolescenza dove un po’ tutti possiamo riconoscerci ma le tracce diventano più dure quando ci si confronta con la vita, quella vera dove arrivano le sconfitte le delusioni e le paure. Un passaggio che tutti abbiamo vissuto e per questo è un libro che consiglio pieno di sentimenti e verità. Complimenti all’autore.

  6. Ornella Monda

    Tracce di vita è un romanzo insieme ingenuo e aspro. L’autore condivide il suo percorso di crescita e maturazione, anche se forse colpevolizzandosi un po’ troppo. Mette completamente a nudo la sua anima. Svela le delusioni, le sconfitte, i fallimenti, i dolori che la vita adulta riserva ad ognuno di noi, e manifesta il suo stupore. Nessuno ce lo aveva detto, nessuno ce lo dice che la vita non è tutta rose e fiori. Devi difenderti dal dolore, devi difenderti dagli altri. Mi domando se sia stato sempre così, nel mondo, in Italia. Le generazioni precedenti erano più predisposte ad accogliere il dolore, la sofferenza? Forse è il risultato del benessere seguito al dopoguerra? Qualunque cosa non poteva essere peggio della paura dei bombardamenti e se pensi che domani tutto può finire vivi ogni cosa con più intensità. Ma allora l’uomo non può raggiungere un equilibrio in tempo di pace?
    Il risentimento nei confronti degli anziani, che non sono saggi e che non hanno fatto nulla per vivere nel mondo in cui hanno vissuto né per preparare ai giovani un mondo migliore, è giusto. Non decidiamo nulla. Tutto dipende dal caso. Allora, continuare a ripetere che “ai miei tempi…” non significa nulla. È il fato che decide quando e dove nasciamo. Il mondo in cui diventiamo adulti non è comprensibile né da chi ci ha preceduto (che quindi non sa consigliarci per il meglio) né da noi stessi che procediamo con un corredo già vecchio.
    Quindi lo stupore e il disappunto dell’autore è lo stupore e il disappunto di ognuno di noi. Il mondo dei grandi, tanto agognato da piccoli, non è poi così bello una volta diventati grandi.
    Bisogna trovare il proprio modo di stare al mondo. In mezzo a tante altre persone ugualmente confuse.
    Spero che questo libro sia stato utile proprio per questo al suo autore, analizzando con attenzione il suo passato ha imparato a conoscersi profondamente e intimamente e si è costruito egli stesso gli strumenti che gli permetteranno di vivere da ora in poi. Questo libro può essere utile a tutti coloro che non sono capaci di mettersi in discussione che non si sono mai fermati a riflettere sul perché non riescono ad interpretare la realtà. Invece di nascondere le proprie frustrazioni dietro ad una tastiera, sarebbe molto meglio per loro e per gli altri intraprendere, con l’aiuto di questo libro, il proprio percorso di introspezione e accettazione dei propri limiti e dei propri errori.
    Questo credo che sia il merito più grande di quest’opera, che unisce letteratura, musica e arte.

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